Le Apostole della Sacra Famiglia e la Carta d'identità della Famiglia Salesiana

giovedì 14 luglio 2022
Le Apostole della Sacra Famiglia e la Carta d'identità della Famiglia Salesiana

La nostra Famiglia Religiosa si ritrova in pienezza nello spirito e nei contenuti della Carta d’Identità della Famiglia Salesiana in quanto il fondatore, il Cardinale Giuseppe Guarino, ammiratore di Don Bosco, ne avvertì subito il fascino della spiritualità giovanile fino a diventare Salesiano Cooperatore. E come tale chiese e accolse con fervore i primi Salesiani in Sicilia; s’impegnò presso la Curia Romana per Don Bosco, fece devolvere a favore dei Salesiani l’eredità dei coniugi Marino, che consentì l’apertura della casa delle Figlie di Maria Ausiliatrice ad Alì (1890) e l’Opera dei Salesiani a Messina (1893).

E sempre con spirito salesiano, a San Pier Niceto (ME), con un Gruppo di “Figlie di Maria”, Mons. Guarino fondò la Congregazione delle “Piccole Serve della Sacra Famiglia”, oggi chiamate “Apostole della Sacra Famiglia”, dando loro una regola ispirata alle Visitandine di San Francesco di Sales “per l’educazione morale e civile dei figli del popolo”.

Questo fin dalle origini. Poi, a partire dal Capitolo Generale Speciale del 1970, l’Istituto chiarì la sua identità educativa, adottò il suo nome attuale e chiese la direzione spirituale dei Salesiani.

Nelle attuali Costituzioni troviamo due articoli che ricalcano e sembrano fondersi con quelli della Carta d’identità della Famiglia Salesiana e sono riportati qui di seguito:

Spiritualità

“Il nostro Fondatore s’ispirò a S. Francesco di Sales quale modello di educatore cristiano e, nell’esaltarne lo spirito educativo ed ecclesiale, volle che la nostra vita consacrata s’esprimesse nello stile della sua spiritualità". (Cost. art. 3)

Appartenenza alla Famiglia Salesiana

“Sulla scia delle testimonianze offerte dal Fondatore, che volle essere ascritto tra i ‘cooperatori’ di Don Bosco e mantenere con i suoi figli spirituali rapporti vivi e vivificanti, in nome di una identità  vocazionale e di una comune spiritualità, il nostro Istituto ha chiesto e ottenuto di essere riconosciuto come ‘appartenente’ alla Famiglia Salesiana” (Cost. art. 4) *[Lettera del Rettor Maggiore, don Egidio Viganò, del 24 dicembre 1984].

Missione, Comunione e collaborazione

Questo aspetto, per quello che ci riguarda, deve certamente ancora crescere e solidificarsi. Lo dice bene l’articolo 41 che “saper collaborare non va da sé; esige piuttosto una formazione che tenga presenti alcuni elementi essenziali”.

È una strada aperta ma iniziata nella teoria e nelle buone intenzioni di ciascun Gruppo.

Dobbiamo impegnarci nella reciprocità e nella condivisione della progettualità. Sono sicura che ci arriveremo.

Non può mancare comunque il ringraziamento a Dio e tutti coloro che si sono prodigati con impegno ed entusiasmo perché il grande sogno di vederci riuniti come un’unica Famiglia si sta sempre più realizzando.

Sr Luigina Bellomo, ASF

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